Fabrica Fluxus Art Gallery

è lieta di presentare

BLOOMS OF DAPHNE

Group Show

A cura di Francesco Paolo Del Re e Roberta Fiorito

Nicola Alessandrini / Alessio Bogani / Arrington De Dionyso / Ferencz Kilian / Fidia Falaschetti / Lucamaleonte / Pierpaolo Miccolis / Luigi Massari / Nunzio Paci / Riot Queer / Thomas Raimondi / Elena Rapa / Marco Rea / Denis Riva / Teresa Romano / Patrizia Emma Scialpi / Fernanda Veron / Red Zdreus / YoIrene

OPENING

Sabato 17 Dicembre ore 19.00

17 Dicembre 2011 / 14 Gennaio 2012

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“Metamorfosi tattiche ed esercizi di disobbedienza”

Francesco Paolo Del Re

In risposta alle criticità della vita contemporanea, il divenire dell’umanità sviluppa particolari forme di adattamento, possibilità di superare con la fantasia e il sogno difficoltà e ostacoli. Non è più tempo di rivoluzioni e ad articolate strategie di cambiamento a lungo termine, nient’altro che utopie fallite, si oppongono metamorfosi tattiche, espedienti di felicità provvisoria, insubordinazioni alla fissità di una forma data. Modi di liberazione di un potenziale di consumo della forma. Sbocciano occasioni inedite, insurrezionali, spregiudicate e inebrianti di metamorfosi, interventi tattici di resistenza contro l’oppressione del reale. Cercando di interpretare la liquidità di un sentire, il progetto espositivo “Blooms of Dahpne” descrive atti ed effetti delle mutazioni contemporanee e ipotizza traiettorie per interventi tattici di metamorfosi.

Nell’accostamento dei due termini metamorfosi e tattica, l’uno proveniente dalla sfera letteraria e l’altro dal lessico militare, trova spazio la possibilità di cogliere un fruscio dell’aria, un sentimento di stupore aleggiante tra le fronde del bosco dell’oggi. Coltivano driadi, divinità arboree corposamente sensuali e insieme evanescenti, le fantasie pittoriche di Patrizia Emma Scialpi, tessendo bozzoli di stupore. La potenza arcana del femminino diventa materia di metamorfosi anche nelle raffinate elaborazioni fotografiche di Fernanda Veron, che evoca le potenze ctonie in un colto sincretismo fin de siècle. Illuminano inconsce profondità psicologiche popolate da sirene liquide, di alchemica potenza, i rimaneggiamenti che Marco Rea opera su foto di moda e pubblicità. Tra loro apparentate, le oniriche visioni di Pierpaolo Miccolis e Denis Riva: uso evocativo del colore, leggerezza, opalescenza, giocoso mistero, non privo di un sottofondo di sgomento e irrequietezza, caratterizzano figure intraviste in una nebbia o nel sonno. Un insolito ritratto di famiglia, dimenticato accanto al camino in una favola senza tempo, si diverte ad animalizzare fisionomie e parentele nelle incisioni di YoIrene (Studio Arturo). Schizzi di un bestiario metropolitano sono appuntati da Lucamaleonte sule pagine del diario minimo di una crisi di identità che trasfigura, come in uno stato allucinatorio, il sentire quotidiano di un’intera generazione. Teresa Romano presenta un esperimento fotografico di autoritratto in 3D, rendendo piumato il suo sguardo: è quasi un auspicio di volo che guidi la percezione di un sé mediato dalle possibilità offerte dalle nuove tecnologie della comunicazione. Con pochi tratti grafici Elena Rapa trasforma un’immagine esotica nel racconto festoso di un’umanità ibridata, con bambini-albero e pomi sorridenti: a suggerire che la metamorfosi è già avvenuta e coglierne i segni è solo un esercizio dello sguardo. Nella misteriosa iperbole dipinta da Luigi Massari la presenza umana sfuma in un’esile traccia di materia volatile, simile a fumo, accentuando il surreale straniamento prodotto dalla presenza di un cavallo che guarda fissamente la tela bianca su un cavalletto da pittore. Ready-made metaforico, pastiche culturale, détournement sono cifre del lavoro di Alessio Bogani, che interroga dispositivi dell’arte e costrutti narrativi per riprodurre le suggestioni di una pittura animata da possessioni paranormali, sulla scorta di leggende urbane e folklore. La visione apocalittica di Nicola Alessandrini affida al disegno la descrizione del bizzarro parto di un’umanità degenerata o liberata, sospesa in bilico tra salvezza e catastrofe. Con distacco scientifico Nunzio Paci scompagina i dati dell’anatomia: la creatura antropozoomorfa descritta dal suo dittico si inserisce in una vasta collezione di affascinanti anomalie non addomesticate dalla catalogazione. I corali disegni di Arrington De Dionyso sono popolati da un’umanità nuda e già mutata, che esibisce teste di leone o di uccelli e corpi ramificati, sopravvivenze o preconizzazioni di una dimensione tribale, brutale e vitale. Il divertissement grafico di Ferencz Kilian affida a un uomo-lupo piangente, di estrazione underground, la certezza che nonostante le mutazioni l’umanità non possa smarrire il tesoro di inquietudini, passioni e aspirazioni. In punta di pennino Riot Queer cesella una sontuosa figura di gusto liberty o nouveau, mediata dalle grafiche della musica hardcore e dal cinema horror: autentico Preraffaellita 2.0, tratteggia la conturbante icona di una seduzione mortifera e pericolosamente amena. Grottesche degenerazioni oscillanti tra mostruosità infantile e involuzione futuribile ballano la musica gracchiante della Via Crucis apocrifa, asfittica e sotterranea di Thomas Raimondi. La serie di illustrazioni proposta da FIDIA Falaschetti adopera in modo dissacrante le coordinate generali del linguaggio pubblicitario per smascherare e denunciare, non senza sarcasmo e ironia, trappole e vizi culturali. Red Zdreus mette in moto, da parte sua, un folle marchingegno, un catalizzatore di metamorfosi, che definisce i cambiamenti di forma dell’umanità dolente che caratterizza il suo immaginario, soggiogata da una sorta di totalitarismo consumistico e disumanizzante.

Da Ovidio agli avatar della comunicazione digitale, il gioco della trasformazione si fa complesso e i passaggi di stato fanno riverberare gli echi di un sentimento di meraviglia e inquietudine. Le divisioni tra i regni della natura crollano, la diversità delle culture collide, l’osmosi accelera e forza genealogie e percorsi evolutivi, alla ricerca di salti esperienziali capaci di trasformare la realtà in sogno, il dolore in euforia, il dogma in fiction. E l’uomo, quell’arcaico e futuribile vettore di meraviglia che cammina su due zampe e crede di poter inventare un ordine nel caos e nell’imponderabile, scopre affinità, contagi, traslazioni, geminazioni, ambivalenze, polisemie di desiderio. Diventando altro, mutando forma e affidandosi alle possibilità di un incessante morphing identitario. Fra le macerie dell’oggi, riecheggia potente il richiamo di Dafne, un invito al risveglio, un saluto al bocciolo foriero di metamorfosi, rinnovamento dagli esiti imprevedibili e strabilianti: questa mostra lo raccoglie e prova a far riecheggiare insieme le voci del mito, della profezia e della rivolta.

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ARTWORKS
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 YoIrene
“uccello”
incisione, ed. lim. 10 copie
20 x 26 cm (framed)
YoIrene
“talpa”
incisione, ed. lim. 10 copie
20 x 26 cm (framed)
YoIrene
“orso”
incisione, ed. lim. 10 copie
20 x 26 cm (framed)
YoIrene
“gufo”
incisione, ed. lim. 10 copie
20 x 26 cm (framed)
YoIrene
“cervo”
incisione, ed. lim. 10 copie
20 x 26 cm (framed)
YoIrene
“scimmia”
incisione, ed. lim. 10 copie
20 x 26 cm (framed)
Ferencz Kilian
“Nobody knows”
marker acrilico su cartone
36 x 62 cm
Lucamaleonte
“untitled”
china su carta
22 x 27 cm (framed)
Lucamaleonte
“untitled”
china su carta
22 x 27 cm (framed)
Lucamaleonte
“untitled”
china su carta
22 x 27 cm (framed)
Lucamaleonte
“untitled”
china su carta
27 x 22 cm (framed)
Fidia Falaschetti
“V per Varnish”
china ed acrilico su carta
30 x 60 cm (framed)
Fidia Falaschetti
“Pumping”
china ed acrilico su carta
30 x 60 cm (framed)
Fidia Falaschetti
“Skulling”
china ed acrilico su carta
30 x 60 cm (framed)
Fidia Falaschetti
“Bendage”
china ed acrilico su carta
30 x 60 cm (framed)
Red Zdreus
“Mermaid partydress”
tecnica mista ed assemblaggio
su tavola
53 x 30,5 cm
Red Zdreus
“La meccanica non m’interessa”
tecnica mista ed assemblaggio
su tavola
60 x 43 cm
Alessio Bogani
“Haunted #12″
olio su tela
34 x 31 cm
Thomas Raimondi
“Veritas vos liberat”
china e matita su carta
16,5 x 24 cm (framed)
Thomas Raimondi
“Veritas vos liberat”
china e matita su carta
16,5 x 24 cm (framed)
Thomas Raimondi
“Veritas vos liberat”
china e matita su carta
16,5 x 24 cm (framed)
Thomas Raimondi
“Veritas vos liberat”
china e matita su carta
16,5 x 24 cm (framed)
Thomas Raimondi
“Veritas vos liberat”
china e matita su carta
16,5 x 24 cm (framed)
Arrington De Dionyso
“untitled”
acrilico e china su carta
52 x 42 cm (framed)
Arrington De Dionyso
“untitled”
acrilico e china su carta
52 x 42 cm (framed)
Luigi Massari
“Stupid like a painter”
acrilico su tela
60 x 50 cm
Denis Riva
“Si stanno conoscendo”
inchiostro, pastello
ed acrilico su carta
33 x 27 cm (framed)
Denis Riva
“Annusa il micron”
inchiostro, pastello
ed acrilico su carta
35 x 29,5 cm (framed)
Denis Riva
“Investigatore privato”
inchiostro, pastello
ed acrilico su carta
34 x 28 cm (framed)
Denis Riva
“Postino”
inchiostro, pastello
ed acrilico su carta
37 x 31 cm (framed)
 Patrizia emma Scialpi
“Indotti a fiorire”
tecnica mista su cartone
60 x 80 cm (framed)
Patrizia emma Scialpi
“Innesti imperfetti”
tecnica mista su cartone
25 x 35 cm (framed)
Patrizia emma Scialpi
“Innesti imperfetti”
tecnica mista su cartone
25 x 35 cm (framed)
Elena Rapa
“Ready-made in China”
acrilico su poster d’epoca
32,5 x 42,5 cm (framed)
Elena Rapa
“Ready-made in China”
acrilico su poster d’epoca
32,5 x 42,5 cm (framed)
Marco Rea
“In liquida”
spray su banner pubblicitario
39 x 57 cm
Marco Rea
“In liquida”
spray su banner pubblicitario
22 x 29 cm
Marco Rea
“In liquida”
spray su banner pubblicitario
27 x 78 cm
Pierpaolo Miccolis
“Watercolorblock”
acquerello su carta
37,5 x 42,5 cm (framed)
Pierpaolo Miccolis
“Watercolorblock”
acquerello su carta
37,5 x 42,5 cm (framed)
Pierpaolo Miccolis
“Watercolorblock”
acquerello su carta
29 x 36 cm (framed)
Pierpaolo Miccolis
“Watercolorblock”
acquerello su carta
29 x 36 cm (framed)
Pierpaolo Miccolis
“Watercolorblock”
acquerello su carta
29 x 36 cm (framed)
Nicola Alessandrini
“Batracophonia”
matita, acrilico e collage su carta
49 x 59 cm (framed)
Nunzio Paci
“Uomo caprone – siamese”
tecnica mista
ed encausto su tela
40 x 50 cm (1 tela di 2)
Fernanda Veron
“Omage a Govinda”
stampa a mano su carta,
acrilico, olio ed inceratura
60 x 80 cm (framed)
Fernanda Veron
“Arcangelo”
stampa a mano su carta,
acrilico, olio ed inceratura
60 x 80 cm (framed)
Alessio Bogani
“Haunted #9″
olio su tela d’epoca
40 x 50 cm
Teresa Romano
“Untitled”
fotografia
ed elaborazione digitale
32,5 x 23 cm (framed)
 

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